sabato 28 aprile 2012

Il gatto che si mangia la coda

Diciamo che non esistono lavori noiosi ma che l'obbligo di farli ci rivela il contrario,citanto Gazzè.
Questo è un puro incipit per riflettere su che cosa è diventato il lavoro oggi.Se il lavoro è un modo di ricavare denaro allora anche il rapinatore è un lavoro mentre la casalinga no,ad esempio.
Il Trillo pensiero mi porta come sempre a scavare intorno eliminando tutto ciò che può essere forviante alla pura natura delle cose In questo caso mi sento di dire che si lavora non per piacere,a chi piace il proprio lavoro?Certo, c'è chi ha la fortuna di sceglierselo a proprio gusto, secondo le proprie esigenze accettando il vincolo dato dalle personali capacità manuali,intellettive e bla bla bla;resta il fatto che chi non lavora non prende soldi e chi non ha soldi non mangia e chi non mangia muore di fame.Questo è quello che più o meno tutti consideriamo la verità oggettiva dei fatti.
Quindi chi non lavora muore di fame.
Il Trillo pensiero mi porta però a considerare in maniera differente questo aspetto.Chi non lavora non prende soldi e quindi non può recarsi in un supermercato a comprere porcherie che chiamiamo cibo,non può comprare una macchina che serve per andare a lavorare,non può comprare una casa dove riposarsi dopo il lavoro e per essere rigenerato per lavorare bene il giorno dopo,non può sposarsi per condividere quanto sopra con una persona che a sua volta lavorerà e alla sera discutere nel poco tempo della giornata com'è andata la giornata di lavoro,per generare figli imponendogli di studiare perchè un giorno possano trovare un bel lavoro dove per bello si intende di più alta responsabilità e quindi meno faticoso e più remunerato, quindi sempre in funzione della stessa matrice più soldi e più possibilita di sopravvivenza grazie al supermaket.Insomma si deve lavorare e si deve guadagnare tanto per essere sereni.
A questo punto la domande che pongo sono....e la vita delle persone dove la mettiamo?Quando si può vivere la vita?Nei 45 minuti che avanzano tra la doccia il telegiornale e la cena?Il sabato e la domenica tra i blocchi del traffico e le code nei pressi degli stadi?Nei 15 giorni di mare che hanno il gusto dell'ora d'aria?
Il trillo pensiero,senza facili teorie complottiste, è che noi giriamo intorno a d un sistema chiuso che annichilisce completamente la nostra creatività,la nostra bontà d'animo, la nostra salute mentale, riducendoci ad esseri minori che inseguono il tempo nella speranza che arrivi la pausa pranzo,il fine turno,il fine settimana le vacanze che in realtà sono tutte minuscolissime valvole di sfogo per poter assere rimessi al nostro posto a produrre, vendere, comprare e consumare come lunghe file di sodomiti affamati tutti dello stesso piatto.Sinceramente non vedo altre dinamiche sull'argomento lavoro...aiutatemi con qualche altro pensiero grazie...  

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